Non dimentichiamo (Giornata della memoria 2011)
Avevo 6 anni quando ho varcato per la prima volta i confini del mio paese, destinazione Germania dell’Est.
Le frontiere erano state riaperte da poco e non mi erano molto simpatici quei loschi figuri che ci chiedevano i documenti armati fino al collo, però la curiosità di scoprire un mondo nuovo era talmente grande che nemmeno quella lingua così ostile riusciva ad abbattere il mio entusiasmo.
Berlino, Monaco, Dresda, Lipsia…città meravigliose sfilavano sotto i miei occhi affamati di cose nuove da conoscere.
Buchenwald, si, proprio quello, era inserito nel tour e non era previsto il bollino rosso che ne sconsigliava la visione.
Con una guida tetra come la terra che ci circondava ci portarono a visitare l’intero campo di concentramento. Ogni immagine è scolpita nella mia memoria: le camere a gas, i forni crematori e tutte le peggiori nefandezze compiute erano lì davanti a me, che non sapevo chi erano gli ebrei, non conoscevo la storia e nemmeno quel nanetto con i baffi che non sorrideva mai e che era il capo di quella banda cattiva, cattivissima, crudele.
Non conoscevo, ma sentivo..la paura, i brividi, il dolore della morte violenta e il silenzio dei nomi rubati, sostituiti da numeri marcati sulla pelle.
Non posso dimenticare, nessuno di noi può farlo..il ricordo rende ancora vivo l’errore, che appartiene al passato come al presente..magari con altri volti, altre forme, altre nefandezze, ma c’è.
Sono tornata da quel viaggio meno bambina. Ancora non conoscevo la Storia, ma la storia già faceva parte di me.
Commenti recenti